”INTRODURRE LA MATERIA DI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA NELLE SCUOLE!” Anche agli uffici anagrafe di Mondolfo e di Marotta sarà possibile firmare i moduli per la proposta di legge promossa da ANCI.
Anche il Comune di Mondolfo ha deciso di aderire all’iniziativa di raccolta firme, promossa dall’Anci, per sostenere l’introduzione dell’insegnamento di educazione alla cittadinanza come materia scolastica, in ogni scuola di ordine e grado, attraverso una legge popolare.
Obiettivo della proposta, che ha trovato consensi in molti sindaci, è quello di raccogliere, in sei mesi, le cinquantamila firme necessarie per il deposito in Parlamento.
Il Sindaco, Nicola Barbieri, a pochi giorni dall’inizio della scuola, spiega l’importanza di questa iniziativa:”: Abbiamo deciso di sostenere la proposta di legge promossa da Anci per l’introduzione nelle scuole della materia di Educazione alla cittadinanza perché siamo convinti che questa iniziativa possa aiutare a far crescere giovani rispettosi delle istituzioni e a rafforzare in loro il senso civico e il senso di appartenenza alla comunità in cui vivono.
La proposta ha tra gli obiettivi quello di educare al bene comune e promuovere la partecipazione civica, educare alla legalità e alla sicurezza nel rispetto reciproco, educazione all’utilizzo della rete, migliorare comportamenti e stili di vita sostenibili, tutela dell’ambiente e spazi comuni.
Tutti i cittadini possono sostenere la proposta di legge – ha concluso il primo cittadino – recandosi agli uffici anagrafe di Mondolfo e di Marotta dove sono disponibili i moduli validati per la raccolta firme”.
Nel documento dell’Anci si spiega chiaramente come la proposta non voglia sminuire quanto già in opera negli ordinamenti scolastici, ma solo esprimere “il sentire comune a tanti sindaci e amministratori locali che avvertono tutta l’urgenza di operare una maggiore diffusione del senso di appartenenza alla comunità dei cittadini e delle cittadine italiane”.
Tra le tante iniziative avviate negli ultimi anni dal Comune di Mondolfo per avvicinare i giovani alle istituzioni ed iniziare un processo di confronto, c’è da ricordare l’istituzione del Consiglio dei Bambini.