Mese: Dicembre 2020
21 Dicembre 2020 – SOLSTIZIO D’INVERNO
Lunedì 21 Dicembre, ufficialmente inizia la stagione invernale astronomica nel nostro emisfero (cioè quello boreale).
L'evento avrà luogo ore 10:02 italiane in punto e sarà associato come di regola al giorno più corto dell'anno, diversamente da quanto afferma il detto popolare di Santa Lucia.
Sul piano astronomico il solstizio di inverno è il momento in cui Sole raggiunge il punto di declinazione minima nel suo moto apparente lungo l'eclittica, ossia il percorso che annualmente la nostra stella madre sembra compiere rispetto allo sfondo della sfera celeste.
A livello pratico, la nostra percezione del solstizio di dicembre è legata al fatto che abbiamo una giornata con pochissime ore di luce; l'opposto di ciò che accade durante il solstizio d'estate, quando la declinazione tocca il suo massimo e nell'emisfero Nord si ha il dì più lungo dell'anno.
Superato lo spartiacque del 21 dicembre, la stagione fredda prenderà il sopravvento sull'autunno, con un piacevole rovescio della medaglia: il graduale aumento delle ore di luce.
Le giornate torneranno insomma ad allungarsi, anche se in modo talmente lento da non poter essere apprezzato nell'immediato.
In età precristiana il movimento degli astri veniva attribuito alla volontà degli dei: il solstizio d'inverno rappresentava dunque un avvenimento carico di significati spirituali, che sanciva la vittoria della luce sul buio, nonché della vita sulla morte.
Per questa ragione nelle popolazioni germaniche, celtiche e più in generale in quelle nordeuropee si omaggiava la progressiva uscita dalle tenebre con la festa di Yule, che prevedeva un periodo di riposo accompagnato danze e banchetti.
La tradizione è proseguita in Islanda per tutto il Medioevo, fino all'epoca della riforma protestante. Ancora adesso Yule è un appuntamento fisso nel neopaganesimo, che il 21 dicembre celebra uno degli otto Sabbat, le feste legate al movimento del Sole.
In tardo impero romano ricorreva invece il culto del Sol Invicus ('Sole invitto'), che era sinonimo di rinascita, e che secondo alcune ricostruzioni costituirebbe l' origine pagana del Natale.
Da Natale all’Epifania ITALIA tra ZONA “rossa e arancione”
È stato approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto per tutto il periodo delle feste, da Natale all’Epifania.
dal 24 al 27 dicembre sarà zona rossa,dal 31 dicembre al 3 gennaio e poi dal 5 al 6 gennaio.
Negli giorni 28, 29 e 30 l’Italia sarà in zona arancione.
Nelle giornate rosse ristoranti, bar, centri estetici e negozi dovranno restare con le serrande abbassate. Consentito nei ristoranti e bar solo asporto dalle 5 alle 22 e consegna a domicilio senza limiti orari. Inoltre si potrà uscire di casa solo per motivi di lavoro, salute e necessità, da certificare sull’apposito modulo.
Dal 21 al 6 gennaio il divieto di uscire dalla propria regione di residenza.
Il coprifuoco rimane fissato dalle 22 alle 5 anche nelle giornate festive. Tra le attività commerciali che potranno restare aperte ci sono: supermercati, negozi di generi alimentari e prima necessità, farmacie e parafarmacie, edicole, tabaccherie, lavanderie, parrucchieri e barbieri.
L’unica deroga concessa sul fronte degli spostamenti riguarda i piccoli Comuni, quelli sotto i 5mila abitanti, i quali nel periodo delle festività potranno uscire dal territorio entro un raggio di 30 chilometri. Consentita la visita a parenti e amici nel numero massimo di due persone dalle 5 alle 22 nelle giornate rosse. Non saranno conteggiati gli under 14, i cui spostamenti saranno consentiti. In zona rossa è consentita l’attività motoria nei pressi della propria abitazione e l’attività sportiva ma solo in forma individuale.
L’Italia sarà in zona arancione il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio. In queste date ci si potrà spostare solo all’interno del proprio comune di residenza (mentre i comuni sotto i 5mila abitanti avranno la deroga). Bar e ristoranti dovranno restare chiusi (consentito asporto e consegna a domicilio), mentre i negozi potranno restare aperti fino alle 21.
Presentato il Documento di Economia e Finanza regionale (DEFR) e il Bilancio di previsione regionale 2021-2023. Quattro i pilastri : FAMIGLIA, FRAGILITA’, IMPRESE, ECCELLENZE
“Un bilancio che aiuti il nostro territorio a risollevarsi dalla crisi che lo attanaglia in questo momento. Viviamo una situazione particolare, ma la politica e le istituzioni hanno il dovere di guardare avanti e di farlo immaginando anche uno sviluppo importante del tessuto economico, una forte tenuta del sistema sociale, il potenziamento dei servizi. Tutto questo per disegnare le condizioni affinchè la nostra regione possa tornare ad essere protagonista nell’economia ma non solo. Strumento utile potrà essere sicuramente la Svim che sarà trasformata in una Agenzia europea a tutti gli effetti per portare nelle Marche le politiche europee e a sostegno di tanti enti locali che cercano un punto di riferimento. Allo stesso modo stiamo procedendo alla creazione di un’Agenzia per il turismo e l’Internazionalizzazione. Vorremmo provare a fare del turismo una cartina di tornasole che coinvolga altri settori, alcuni dei quali rimasti ai margini, che sappia mettere a circuito tutte le potenzialità. L'intenzione è quella di aumentare la capacità di internazionalizzazione nella nostra regione, con una strutturazione forte per le politiche delle imprese, per la digitalizzazione, l'innovazione, per un ecosistema, un sistema economico, dove le imprese interagiscono, dialogano crescono e cercano di innescare meccanismi per potenziare la loro capacità di competere. E’ stata inoltre avviata la procedura per la richiesta della Zona Economica Speciale per una regione che ha dato un contributo importante alla crescita nazionale e che non può e non deve essere lasciata sola, soprattutto, non dimentichiamolo, dopo il sisma. In tema di risorse, per quanto riguarda il Recovery Fund, strumento in via di definizione che speriamo si sblocchi quanto prima, abbiamo consegnato tutte le schede con le proposte di iniziative che vorremmo attuare alla Conferenza Stato Regioni. Altrettanto importante è il lavoro di concertazione con tutte le categorie che stiamo facendo per la programmazione del prossimo semestre europeo, ma soprattutto per il nostro bilancio che, presentato oggi, vedrà un secondo step tra qualche mese quando verrà integrato con nuove risorse e una strutturazione definitiva poggiata su quattro pilastri: famiglia, fragilità, imprese ed eccellenze”.
INTERVISTE: Francesco Acquaroli – Presidente Regione Marche Guido Castelli – Assessore regionale al BilancioNelle Marche le vendite promozionali sono state prorogate fino al 31 dicembre. La decisione della giunta regionale.
"Dalla Regione - commenta il vice presidente della Regione e assessore al Commercio - Sviluppo economico, Mirco Carloni - un sostegno al commercio, contro l'incertezza sulle chiusure imposte dal Governo di Roma. Eccezionalmente, a causa della situazione creata dal Covid-19, le vendite promozionali nel settore del Commercio sono state prorogate fino al 31 dicembre 2020".
La decisione, accolta dall'esecutivo regionale, "è fortemente sostenuta dagli operatori e dalla maggior parte delle Associazioni di Categoria ed è stata resa rapidamente operativa dal vicepresidente Carloni attraverso un decreto di proroga delle vendite promozionali sino a fine anno". "Una misura mirata a favorire il rilancio dell'economia e dei consumi sul territorio regionale - conclude Carloni - attraverso una maggiore offerta ai consumatori di prodotti a prezzi più vantaggiosi e che consente ai commercianti di poter affrontare con maggior dinamicità le sfide imposte dalla crisi pandemica".