Mese: Marzo 2020

MONDOLFO : “Un gesto doveroso – ha detto il Sindaco –  in questo momento difficile per la nostra comunità, un modo per sentirci uniti, per ricordare tutte le persone che sono decedute e dare forza a coloro che stanno combattendo questa battaglia”.

Dallo scoro  Lunedì sera l’Amministrazione comunale ha deciso di illuminare il Palazzo municipale con i colori della Bandiera Italiana. Un’immagine suggestiva per trasmettere alla cittadinanza un segno di speranza.

Nella mattina di oggi 31 Marzo alle ore 12  anche a Mondolfo bandiere a mezz’asta ed un minuto di silenzio in segno di cordoglio per le vittime del Coronavirus, il sindaco Nicola Barbieri si è recato al  Monumento ai Caduti dove ha osservato un minuto di silenzio.  

Domani Martedì 31 marzo, alle ore 12, bandiere a mezz’asta e minuto di silenzio osservato dai sindaci davanti ai municipi in tutti i Comuni italiani, in segno di lutto. Anche New RADIO STAR Marotta partecipa programmando Fratello Sole e Sorella Luna di Claudio Baglioni e Riz Ortolani come messaggio di speranza.

Si tratta di un invito rivolto a tutte le province italiane dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Riccardo Fraccaro, contenuto in una circolare da lui firmata: un omaggio a tutte le vittime del Coronavirus, proposto proprio nel periodo del picco dell’epidemia. Stretti al dolore dei familiari e simboleggiando la partecipazione nazionale al cordoglio delle zone più colpite, tutti i sindaci, con indosso la fascia tricolore, fermeranno per un minuto la loro attività. Tanti sono stati, in questa tragedia mondiale, i morti “in silenzio“, senza funerale e senza la vicinanza dei propri familiari, ma nella solitudine che la quarantena impone: la cerimonia, a distanza nel rispetto delle regole ministeriali di contenimento del contagio da Covid-19. Iniziativa proposta dal presidente della Provincia di Bergamo e sindaco di Calcinate, Gianfranco Gafforelli, e rilanciata dal presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) Antonio De Caro.

L'appello a raccogliere l'iniziativa promossa da Anci Nazionale  anche nelle Marche e Maurizio Mangialardi, presidente di Anci Marche, ha rilanciato l'invito a  tutti i sindaci della Regione.

     

Informazioni fuorvianti e pericolose da una trasmissione della D’Urso. LNDC ricorda che gli animali non trasmettono il virus e sconsiglia vivamente di usare la candeggina per pulire le zampe, ma piuttosto di preferire prodotti ad uso umano a base alcolica con una salvietta.

In un’intervista trasmessa in streaming a Barbara D’Urso, il veterinario Enrico Zibellini ha affermato che – dopo aver fatto la passeggiata con il proprio cane – è possibile pulire le zampe dell’animale con clorexidina diluita o addirittura candeggina diluita, al fine di evitare che il nostro amico riporti in casa il coronavirus che sta affliggendo in questo momento il Paese.Sono certo che il collega era in buona fede quando ha fatto questa dichiarazione ma è mio preciso dovere fare una rettifica”, spiega Luca Lombardini – Veterinario e Vice-Presidente Nazionale LNDC Animal Protection. “La candeggina può essere molto pericolosa per i nostri amici animali e quindi, non conoscendo bene le proporzioni di diluizione, è assolutamente da evitare. Quello che invece possiamo fare, se proprio pensiamo sia necessario, è pulire i polpastrelli delicatamente con una salvietta utilizzando i prodotti a base alcolica preparati anche per noi umani, come ad esempio l’Amuchina.” “È davvero sconcertante sentire delle informazioni così poco corrette arrivare da una trasmissione che ha così tanto seguito”, afferma Piera Rosati – Presidente Nazionale LNDC Animal Protection. “Voglio comunque ricordare che i nostri animali domestici non sono fonte di contagio e che è molto improbabile che il cane riporti a casa il virus dalla strada e pulire le zampe è una misura da prendere solo se si vuole essere eccessivamente zelanti. In ogni caso però vanno evitati prodotti che possono causare danni ai polpastrelli o danni peggiori nel caso in cui l’animale si lecchi e li ingerisca”.

Covid-19, al via il programma regionale di sostegno alla popolazione anziana promosso dall’Area Vasta 1 e dalle organizzazioni sindacali Cgil Cisl Uil dei pensionati

Si chiama “Resto a casa, insieme restiamo”, il programma regionale di sostegno alla popolazione anziana marchigiana, nella fase di emergenza Coronavirus, avviato dall’Area Vasta 1 dell’Asur e dalle organizzazioni sindacali SPI Cgil, FNP Cisl e UILP Uil. Destinatari sono gli anziani ultrasessantacinquenni. Lo scopo è quello di prevenire ansia, depressioni e paure da isolamento sociale, promuovere sani stili di vita idonei nella fase epidemica, prevenire la divulgazione di false notizie (fake news) con il ricorso a una comunicazione scientifica e divulgata da fonti ufficiali. Gli obiettivi verranno raggiunti attraverso la capillare presenza territoriale delle organizzazioni sindacali che raggiungerà la popolazione interessata con messaggistica video e audio. Al fine di coinvolgere anche gli anziani senza smart-phone, che non possono usufruire delle chat istantanee, le organizzazioni sindacali sosterranno l’acquisto di uno spazio televisivo nelle reti televisive marchigiane. A orari prestabiliti verranno trasmessi i video sugli stili di vita sani e i documenti utili inviati anche tramite le chat. La collaborazione tra il Servizio di Promozione Salute del Dipartimento di prevenzione dell’ASUR AV1 - con funzione di coordinamento - e le tre organizzazioni sindacali è resa possibile grazie a quanto già realizzato nell’ambito delle azioni di promozione delle vaccinazioni influenzali, screening oncologici prevenzione degli incidenti domestici, previste del Piano regionale della prevenzione 2014/2019, nonché del Protocollo d’Intesa  tra Regione Marche e SPI Cgil, FNP Cisl, UILP Uil  per la Promozione della Salute nella comunità e il sostegno alle strategie di Prevenzione.

Emergenza Covid-19, ulteriori indicazioni della Regione Marche per l’operatività domiciliare delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) nella gestione dei casi accertati o sospetti

La Regione Marche ha emanato nuove disposizioni per uniformare la composizione e le modalità operative delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) che effettuano  i controlli domiciliari dei malati o sospetti contagiati di Covid-19. Le indicazioni sono state impartire all’Asur che sta attivando le Usca presso i distretti delle Aree vaste: una Usca ogni 50 mila abitanti. Le nuove disposizioni prevedono che le unità, operative 7 giorni su 7 dalle 8 alle 20, siano composte da almeno due operatori (due medici o un medico e un infermiere), coordinate da un medico di medicina generale “senior”, convenzionato da più di dieci anni, anche mediante disponibilità telefonica e supportate da un pediatra di libera scelta con disponibilità telefonica. Coerentemente con le disposizioni nazionali, queste Unità garantiscono la presa in carico dei pazienti sintomatici o sospetti che non richiedono ricovero ospedaliero ma che hanno necessità di essere monitorati. Le stesse Unità dovranno effettuare anche tamponi domiciliari dei pazienti sintomatici. Tali Unità, equipaggiate con i dispositivi di sicurezza individuali idonei, consentiranno interventi precoci, riducendo i tempi di attesa per tamponi e interventi assistenziali e prevenendo, ove possibile, l'acuirsi della malattia, riducendo, in questo modo, eventuali necessità di ricovero. Con le nuove modalità operative, ora uniformi su tutto il territorio regionale, sarà garantita una maggiore capillarità e tempestività degli interventi.

Da Confesercenti alcune pratiche gratuite per gli associati: “Un aiuto piccolo, ma concreto”

Alcune pratiche gratuite per gli associati: anche così CONFESERCENTI tende la mano alle imprese in questo momento di difficoltà. “Intendiamo stare accanto ai nostri iscritti con un aiuto piccolo, ma concreto– spiega il direttore provinciale Confesercenti Giorgio Bartolini- eseguiremo gratuitamente, per gli associati, le richieste necessarie ad ottenere le seguenti agevolazioni: l’indennità di 600 euro prevista dall’Inps per autonomi e partite IVA, il credito d’imposta per canoni di locazione e la sospensione dei mutui e la non revocabilità delle linee a breve previste dalle banche. I nostri collaboratori sono già a disposizione per ricevere le richieste ed avviare le domande agli Enti preposti ed invitiamo quindi i soci a chiamare fin da ora gli uffici Confesercenti della provincia ai consueti numeri che sono tutti attivi. In questo momento difficile siamo con le imprese, anche con maggiore impegno e disponibilità”.

Un gesto concreto, in un momento nel quale preoccupa la mancanza di liquidità delle imprese: “Le misure contenute nel decreto Cura Italia finora attuate dal Governo attraverso il sistema bancario sono un pannicello caldo –aggiunge Bartolini- chiediamo che vengano subito concretizzate le poche agevolazioni finanziarie previste e che vengano adottati ulteriori strumenti semplici e immediati per favorire l’accesso al credito di piccole e medie imprese, strumento necessario per garantire alle aziende una prospettiva economica all’uscita dall’emergenza sanitaria. Le aziende hanno bisogno di liquidità, da subito e in modo semplice. Bisogna aprire le maglie del credito per le PMI, con procedure semplificate per garantire l’accesso ai finanziamenti”.

“Il Governo ha dato una prima risposta, ma non è sufficiente –prosegue Tiziano Pettinelli vicedirettore provinciale Confesercenti- si deve fare molto di più. Ci sono migliaia di imprese che, senza sostegni adeguati, rischiano di non riaprire dopo lo stop. Noi agiremo affinché passata l'emergenza, tutte le imprese riprendano la propria attività: non ne deve chiudere nemmeno una. In queste ore stiamo lavorando con il massimo impegno per ottenere sostegni mirati e sufficienti per le pmi: vanno sospesi i pagamenti dei canoni relativi a locazioni commerciali ed affittanze di azienda, bloccati gli sfratti, prorogate più a lungo le scadenze fiscali. Anche l’indennizzo di 600 euro non è sufficiente, serve di più e, soprattutto, non una tantum. Occorre che il beneficio sia prolungato per tutti i mesi di inoperatività delle imprese, non solo a marzo. Continueremo a lavorare, a livello nazionale e locale, per perseguire tutti questi obiettivi”.

EMESSA L’ORDINANZA SULLA MOBILITA’ DEI VOLONTARI DEL TERZO SETTORE E SU INTERVENTI SOCIO-ASSISTENZIALI. IN VIGORE FINO AL 3 APRILE

“Le Marche in emergenza, lo sappiamo bene, possono contare sempre su una risorsa indispensabile di cui andiamo orgogliosi e che non finiremo di ringraziare: il mondo del volontariato sociale che anche in questo drammatico frangente sta svolgendo un’opera esemplare, a costo di grandi sacrifici e sforzi. Così abbiamo ritenuto, a fronte dei provvedimenti di restrizione per contenere la diffusione del contagio, di fornire precise indicazioni a chi opera per garantire i servizi essenziali alla vita delle persone. Soprattutto di quelle più fragili che si trovano già in condizioni di solitudine oppure di isolamento obbligatorio assicurando la possibilità di fruire di servizi di supporto assistenziale attraverso il mondo del volontariato.”  Introduce così il presidente della Regione, Luca Ceriscioli le ragioni dell’ordinanza regionale numero 14  emessa il  25 marzo 2020 in materia di mobilità dei volontari del Terzo Settore e interventi di assistenza socio-sanitaria e che resterà in vigore fino al 3 aprile. L’ordinanza prevede precise indicazioni per consentire ai volontari e agli enti del terzo settore di continuare a operare al servizio delle comunità in modo responsabile e in sicurezza in attività che prevedono, tra le altre cose, anche l’aiuto alimentare e farmaceutico in favore degli indigenti, degli anziani, dei disabili, dei senza fissa dimora, delle persone con fragilità sociali ed economiche. Con l’ordinanza, quindi, viene garantita la mobilità dei volontari operanti presso un Ente del Terzo Settore di cui al D. Lgs. n. 117/2017  che sono legittimati agli  spostamenti per le attività ritenute necessarie nella situazione di emergenza da COVID-19 operando in modalità sicure e protette rispetto ai rischi di contagio attivo e passivo. Nell’articolo 2 vengono elencate le attività che prevedono gli spostamenti ritenuti necessari per lo svolgimento degli interventi di assistenza strumentali e funzionali al diritto alla salute e ai bisogni primari delle persone:
  1. a) consegna di farmaci e alimenti a domicilio e altre forme di assistenza domiciliare leggera di prossimità (piccole manutenzioni, cura relazionale, igiene domestica e personale, assistenza nel disbrigo delle pratiche, cura animali domestici, ecc.) a persone non autosufficienti o parzialmente autosufficienti e a chi si trova in isolamento domiciliare, ai soggetti fragili, noti ai servizi sociali comunali, o comunicati ai sindaci dalle aziende sanitarie locali;
  2. b) assistenza alla persona e relazione di aiuto in strutture residenziali socioassistenziali e socioeducative, o assimilabili (strutture di ospitalità per minori e famiglie migranti della salute, case rifugio per donne vittime di violenza, migranti inseriti nei percorsi SIPROIMI e Pronta accoglienza ecc.);
  3. c) assistenza alla persona e relazione di aiuto in strutture di accoglienza comunque denominate, legate alla emergenza COVID 19;
  4. d) servizi sociali di telesoccorso e teleassistenza presso gli appositi hub costituiti da enti pubblici e privati’; e) ritiro e consegna dei dispositivi di sicurezza per l’attività di volontariato; f) unità mobili/di strada rivolte a senza fissa dimora, o persone in stato di particolare fragilità (vittime di tratta, dipendenza, ecc.).
Il volontario che si sposta per la propria attività (esclusivamente per recarsi a svolgere il servizio e tornare alla propria abitazione), deve esibire in caso di controllo delle forze dell’ordine la seguente documentazione: a) modello di autocertificazione barrando la casella “situazioni di necessità”; b) dichiarazione rilasciata dal responsabile dell’Ente del Terzo Settore di cui al D.Lgs. n. 117/2017 presso cui il volontario presta la propria opera, su carta intestata della stessa, riportante: a. nome e natura dell’associazione (abilitante allo svolgimento di attività di volontariato); b. servizio svolto; c. nome e cognome del volontario; d. territorio di riferimento di svolgimento dell’attività. Il volontario si attiene con rigore alle indicazioni per la prevenzione dei rischi di contagio attraverso la dotazione dei necessari dispositivi e una adeguata formazione all’utilizzo degli stessi da parte dell’associazione di riferimento. Le attività  di volontariato sono sottoposte al coordinamento dei servizi sociali pubblici territoriali in capo ai comuni o agli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) per la verifica che gli spostamenti necessari per lo svolgimento delle stesse rientrino a pieno titolo in quelli motivati da situazioni di necessità affinché vengano garantiti i “servizi essenziali”.  

Torna l’Ora Legale, lancette avanti di un’ora tra sabato 28 e domenica 29 Marzo 2020

Alle 2 (che diventeranno quindi le 3) di Domenica  29 Marzo 2020 entrerà infatti l'ora legale, che terminerà l’ultima Domenica di Ottobre, cioè il 25 Ottobre 2020 .

L'ora legale ci 'regala' 60 minuti in meno di sonno, ma anche giornate più lunghe.

Questa potrebbe essere però una delle ultime volte che facciamo tale cambio.

Lo scorso anno il Parlamento europeo ha sostenuto la fine del passaggio dall'ora solare a quella legale con una risoluzione, invitando i Paesi Ue a decidere entro il 2021 se mantenere o meno il consueto cambio orario: è agli Stati membri dell'Unione che spetta infatti il diritto di decidere il proprio fuso orario.

NEWS : il Consiglio dei ministri ha approvato il Decreto Legge con nuove sanzioni per chi viola le norme anti contagio da Coronavirus e uniforma il quadro normativo. 

La multa per chi viola le regole anti-contagio salirà "da 400 a 3000 euro", ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del Cdm.

"Abbiamo deliberato l'adozione di un decreto legge che riordina la disciplina anche dei provvedimenti che stiamo adottando in questa fase emergenziale. Il nostro assetto non prevedeva un'emergenza di questo tipo", ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa. "Con questo decreto legge abbiamo regolamentato più puntualmente e in modo più trasparente i rapporti tra l'attività del governo e del Parlamento. Prevediamo che ogni iniziativa venga trasmessa ai presidenti delle Camere e che io vada a riferire ogni 15 giorni". "Si è creata discussione sul fatto che l'emergenza sarebbe stata prorogata fino al 31 luglio 2020: nulla di vero, assolutamente no. A fine gennaio abbiamo deliberato lo stato di emergenza nazionale, un attimo dopo che l'Oms ha decretato l'emergenza un'epidemia globale. L'emergenza è stata dichiarata fino al 31 luglio. Non significa che le misure restrittive saranno prorogate fino al 31 luglio".

"Siamo pronti in qualsiasi momento e ci auguriamo prestissimo di allentare la morsa delle misure restrittive e superarle", ha detto Conte.

"Non c'è fermo amministrativo per i veicoli, solo le multe", ha poi spiegato. Il premier a chi gli ha chiesto se il governo ricorre alla precettazione in caso di sciopero, ha risposto: "Sono convinto che non arriveremo a questo perchè ho visto nel mondo sindacale un senso di responsabilità, dobbiamo tutelare la salute dei lavoratori" . Paola De Micheli, ha precisato che  sui carburanti adotterà un'ordinanza in modo da assicurare i rifornimenti in tutta Italia.

Il premier Giuseppe  Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi  ha confermato  che ci sarà comunque un intervento dei militari nei controlli.

"Abbiamo tratto veloce consapevolezza della gravità della situazione e ci siamo mossi rapidamente per contenere il più possibile la diffusione del contagio del virus. Abbiamo preso decisioni politiche dolorose sulla base di indicazioni scientifiche, e adesso molti altri Paesi stanno seguendo l'Italian way". Lo scrive il premier Giuseppe Conte in una lettera al quotidiano America Oggi, rivolta alla comunità italiana che vive negli Stati Uniti d'America.

 

La primavera quest’anno – ha detto il presidente della Regione Luca Ceriscioli – inizia con regole nuove.

Firmata  ieri una nuova ordinanza n. 10  per combattere il Coronavirus: spiagge, parchi, parchi gioco, giardini pubblici sono vietati perché stanno diventando luoghi di assembramento e questo non lo possiamo permettere.

Ci si può muovere per andare al lavoro, per motivi di salute o per comprare generi alimentari.

Sono gli unici tre motivi per cui si esce di casa. La passeggiata di salute è consentita, ma vicino al luogo in cui si abita: il giro dell’isolato, un percorso vicino alla propria casa, ma senza allontanarsi.

I distributori restano aperti su autostrade e superstrade e nelle aree extraurbane ad uso esclusivo di autotrasportatori merci che per lavoro hanno bisogno di un punto di riferimento. Nei centri abitati comunque, tutti i bar dei distributori restano chiusi.

Per i negozi di vicinato una stretta sugli orari: dalle 8 alle 20 per facilitare i controlli e fare in modo che vengano utilizzati correttamente, seguendo le regole per evitare i contagi.

L’ordinanza parte dalle 00 del 21 di marzo.

Chiediamo a tutti di rispettarla, perché facendolo diamo il miglior aiuto alle strutture sanitarie che sono impegnatissime con chi ha la malattia e ha bisogno di essere curato e non possono avere altri malati.

Noi possiamo dare una mano rispettando le regole, non ammalandoci e non estendendo il contagio”.

Il presidente della Regione Luca Ceriscioli ha firmato oggi l’ordinanza n. 11 che, facendo seguito all'ordinanza n.10 firmata ieri, aggiunge che gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande situati nei parcheggi attrezzati per tir rimangono aperte solo per gli autorasportatori di merci, anche se situati al di fuori delle autostrade e delle superstrade.

Luca Ceriscioli ha firmato l’ordinanza n. 12, che stabilisce che a partire dalle h.00:00 del 23 marzo 2020 sono ripristinati, secondo le tratte indicate di seguito, i seguenti servizi, ricompresi nel perimetro del contratto di servizio della Regione Marche:

Treni circolanti dal lunedì al sabato

Treno

Stazione

Partenza

Stazione

Arrivo

Note

12006

San Benedetto del Tronto

5.56

Ancona

7.05

12055

Ancona

14.45

San Benedetto del Tronto

15.53

Resta fermo quant’altro disposto con l’ordinanza 9/2020.