Anno: 2016

Giovedì 25 febbraio prossimo alle ore 16, presso la Sala Convegni della Croce Rossa di Marotta, la seconda parte dell’Analisi dei comportamenti attraverso il linguaggio verbale e non verbale. Relatore il prof. Michele Giacomazza“

Nell’incontro precedente, riferisce la presidente del Circola Culturale Ersilia Riccardi, “abbiamo appreso una sorta di grammatica del corpo: stai diritto con le braccia parallele attaccate al corpo? Allora dovresti essere intransigente, avere alto senso del dovere e poca elasticità; hai le spalle leggermente incurvate, braccia un po’ piegate, mani semichiuse? Allora dovresti essere timido, introverso, aver paura di metterti in gioco, essere diffidente; e avanti così con altre posizioni corporee che posssono svelare ciò che la comunicazione verbale non rivela. Gli strumenti per comprendere i diversi comportamenti sono molteplici, dall’espressione del viso al tono della voce, dalla disposizione del corpo alle piccole attenzioni”. Il relatore in questo secondo incontro cercherà di farci comprendere due cose fondamentali. La prima come la comunicazione passa attraverso il corpo, cioè attraverso l’uso che ne facciamo: la mano per esempio è la stessa sia nello schiaffo che nella carezza.O siamo autorevoli o affettuosi. La seconda come nella comunicazione verbale il tono della voce possa rivelare contenuti emozionali diversi. Il tono infatti può essere mite, accogliente, fermo,squillante, crescente, urlato secondo ciò che vuol trasmettere.

La carezza, è gesto-parola fra due esseri umani, nelle delicate immagini di pietra.

Il prof. Michele Giacomazza, che attualmente vive a Marotta, negli anni 90’ ha ricoperto l'incarico di dirigente industriale nei settori ricerca e sviluppo, formazione e gestione delle risorse umane. In seguito, come libero professionista, ha svolto centinaia di corsi in tutta l’Italia sul tema del management e della comunicazione. In questi ultimi 10 anni ha operato come consulente e formatore nel settore della gestione delle risorse umane. Attualmente si occupa di formazione a distanza. È autore di testi sull’informatica e sul management.

Ascolta intervista Stefano Magnanelli nuovo singolo MASCOTTE

mascotteStefano Magnanelli presenta il suo nuovo singolo e ci racconta .....

.....la storia straordinaria del Signor Mascotte ....Dopo tanti anni dall’accaduto, riuscii a trovare il marinaio che, quella sera del Gennaio del 1969, cadde nelle fredde acque delle Canarie.

Mi raccontò che rimase in mare per un’ora e mezzo. Rimase tutto il tempo in acqua, con ai piedi le scarpe, e con in mano le forbici che avrebbe riportato a bordo. Sapeva che il Barracuda avrebbe potuto allontanarsi inesorabilmente da lui e che la sua vita sarebbe potuta sparire come quel puntino di luce lontano che era la sua nave all‘orizzonte. Nei giorni che seguirono, i marinai, uno ad uno, di porto in porto, lo andarono a toccare come “porta fortuna“.

Così il giovane “miracolato” diventò la “mascotte” dell’equipaggio. Quella notte, in mezzo all’oceano atlantico, il comandante, gli ufficiali e i marinai, credettero veramente di vedere una sagoma sospesa sulle onde; ed ancora oggi hanno in mente quel motivetto fischiettato dal ragazzino che terrà loro compagnia probabilmente per tanto tempo. Una sera d’estate,  ho ricantato dal vivo, dopo tanto tempo, questa canzone, annunciando alla fine dell‘esecuzione: “Signore e Signori, vi presento ora il Signor Mascotte, Daniele Belogi!.

Lui si è alzato in piedi, con gli occhi bagnati dall’oceano, per ricevere gli applausi del pubblico ancora incredulo."   STEFANO MAGNANELLI

 

CARNEVALE di FANO 24 – 31 Gennaio e 7 Febbraio Corsi Mascherati

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Il getto è, senza dubbio il punto di forza del Carnevale di Fano.

Ogni anno quintali di caramelle e cioccolatini piovono dai carri allegorici durante le sfilate. Un altro elemento assolutamente originale del Carnevale fanese è il caratteristico pupo, detto “vulon”. Si tratta di una maschera che rappresenta sotto forma di caricatura i personaggi più in vista della città e che insieme alla “Musica Arabita” vanta una lunga tradizione nella storia del Carnevale di Fano. Quest’ultima è una spiritosa banda musicale, nata nel 1923, che utilizza strumenti di uso comune quali barattoli di latta, caffettiere, brocche per produrre un’allegra musica, in perfetta sintonia con il clima allegro e spensierato del Carnevale. Le sfilate dei carri allegorici, tradizionalmente realizzati in cartapesta dagli abili maestri fanesi, si concludono con un giro assolutamente suggestivo: quello della luminaria, una vera e propria festa di luci e colori.W300422-728x387