Dopo la stretta ulteriore del governo e dell’Istituto superiore di sanità, ecco alcuni chiarimenti su alcune questioni sui
movimenti dei cittadini e cosa possono fare le attività economiche.
Alcune attività possono rimanere aperte, come quelle produttive, anche se molti imprenditori stanno autolimitando l’attività in proprio. Rimangono aperti i servizi pubblici essenziali: il
Comune, le poste, le banche. Anche se molti uffici stanno lavorando in smart wor king e danno servizi online.
Restano aperti farmacie e parafarmacie, i sanitari, gli ottici, i
generi alimentari.
Aperti i negozi di prodotti di igiene e pulizia per la casa e la persona, elettronica e telefonia, distributori, edicole, tabaccai, negozi per animali domestici.
E alcuni lavoratori artigianali come elettricisti, idraulici, muratori, se vogliono, possono continuare la loro attività.
Chiusi tutti i bar e i ristoranti: è possibile la consegna a domicilio per i ristoranti che vorranno mantenere aperta la cucina.
Le misure valgono fino al 25 marzo.
Treni e aerei sono garantiti, anche se il trasporto regionale subisce una limitazione una limitazione, alcuni treni vengono soppressi.
Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha firmato l’ordinanza numero 7/2020, che stabilisce il programma di
razionalizzazione dei servizi ferroviari, da attuare a partire dalla mezzanotte del 13 marzo 2020.
Il piano stabilisce che sia assicurato lungo le varie direttrici almeno
un treno per ogni ora, per consentire gli spostamenti così come disciplinati e previsti dal Dpcm 9 marzo 2020 ed 11 marzo 2020 (cioè per motivi di lavoro, di salute e per necessità).
Le passeggiate sono ammesse (anche per portare FUORI il cane) ma intorno alla propria casa e per pochi minuti. Fermo restando il rispetto del metro di distanza da un’altra persona.
Anche l’uso della bicicletta è ammesso ma non per fare passeggiate. Per necessità.
Non è vietato uscire per fare attività fisica all’aria aperta, in particolare nei parchi. Ma a debita distanza da altre persone e senza farlo in gruppo. Ma molte città stanno chiudendo anche i parchi per impedire l’arrivo di persone che potrebbero trasmettere il contagio tra loro.
Si può raggiungere il proprio luogo di lavoro, in fabbrica o in ufficio, se non c’è la possibilità di lavorare in smart wor king e sempre con autocertificazione aziendale.
All’interno dell’ambiente di lavoro deve essere garantita la distanza tra gli addetti, pena la chiusura aziendale.
Non è più possibile organizzare cenette o incontri anche in casa propria tra amici e familiari.
Il decreto disciplina in maniera serrata una forma di quarantena volontaria di tutta la popolazione italiana che non può e non deve venire a contatto con persone esterne al nucleo familiare.
Non sono ammessi allontamenti dalla propria abitazione di residenza se non per gravi motivi di salute o di sicurezza. Tantomeno sono ammissibili, pena denuncia penale, partenze a fini turistici né sono consentiti arrivi in alberghi se non per necessità di lavoro o di salute.
Farmacie, e i negozi di generi alimentari, ma anche quelli di materiale tecnologico, elettrico, articoli per la casa, profumerie per i prodotti per il corpo, tabacchi ed edicole rimarranno sempre aperti per garantire beni essenziali alla comunità.
Studi chiusi e visite solo se davvero urgenti.
I dentisti della provincia hanno seguito l’invito formulato dal presidente provinciale dell’Ordine dei medici dentisti ed odontoiatri, Franco Cesaroni, a limitare il più possibile la loro attività per non diffondere il Coronavirus.